Diplodus sargus Linnaeus, 1758

(Da: www.webalice.it)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Actinopterygii Klein, 1885
Ordine: Perciformes Bleeker, 1859
Famiglia: Sparidae Rafinesque, 1810
Genere: Diplodus Rafinesque, 1810
Italiano: Sarago maggiore
English: White seabream, Sargo
Français: Sar commun
Deutsch: Geißbrasse, Bindenbrasse, Große Geißbrasse
Español: Sargo común
Specie e sottospecie
Il genere attualmente annovera le seguenti sottospecie: Diplodus sargus ssp. ascensionis Valenciennes, 1830 (Isola di Ascension) - Diplodus sargus ssp. cadenati De la Paz, Bauchot & Daget, 1974 (Sud Africa) - Diplodus sargus ssp. helenae Sauvage, 1879 (Isola di Sant’Elena) - Diplodus sargus ssp. kotschyi Steindachner, 1876 (Oceano indiano orientale) - Diplodus sargus ssp. lineatus Valenciennes, 1830 - Diplodus sargus ssp. sargus Linnaeus, 1758.
Descrizione
Presenta un corpo alto e schiacciato lateralmente come avviene negli altri saraghi. La bocca è abbastanza piccola armata di denti incisiviformi. Le pinne pettorali sono ampie e appuntite, le pinne ventrali sono nere con una fascia chiara al centro. Tutte le pinne impari sono bordate di nero, la pinna caudale ha un bordo nero molto più ampio. Il colore è complessivamente argenteo, con 5 linee verticali nere (più vistose nei piccoli esemplari) alternate con 4 grigio scuro, più una macchia nera sulla parte del corpo posteriore, appena prima della pinna caudale, che non si estende al margine inferiore del peduncolo caudale. Nel periodo riproduttivo la parte superiore del muso diventa azzurrognola. Raggiunge una lunghezza massima di 45 cm per 2 kg di peso. È una specie gregaria da giovane mentre diviene solitaria da adulta. Si riproduce nei mesi di gennaio-marzo nel Mediterraneo orientale e più tardi, in primavera, in quello occidentale. Si nutre di crostacei ed altri invertebrati bentonici, da giovane, anche di alghe. Predilige particolarmente il riccio Paracentrotus lividus, di cui è il principale predatore, ma solo quando raggiunge la maggiore taglia con relativo sviluppo della dentatura, che gli permette di rompere il guscio anche se provvisto di aculei.
Diffusione
Questa specie è diffusa nel Mediterraneo, nel mar Nero (rara) e nell'Oceano Atlantico orientale a nord fino al golfo di Guascogna. Nei mari italiani è molto comune. È una specie abbastanza versatile riguardo all'habitat. Si può infatti trovare su fondi duri, sabbiosi, a Posidonia oceanica e perfino all'interno delle lagune in cui la salinità non sia troppo bassa. L'ambiente preferito sono comunque quelli di scogli coperti di densa vegetazione. È una specie strettamente costiera.
Sinonimi
= Sparus sargus Linnaeus, 1758.
Bibliografia
–Hans A. Baensch / Robert A. Patzner: Mergus Meerwasser-Atlas Band 7 Perciformes (Barschartige), Mergus-Verlag, Melle 1998.
–Matthias Bergbauer, Bernd Humberg: Was lebt im Mittelmeer? 1999, Franckh-Kosmos Verlag.
–Bent J. Muus, Jørgen G. Nielsen: Die Meeresfische Europas in Nordsee, Ostsee und Atlantik. Kosmos, Stuttgart 1999.
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Data: 03/03/1969
Emissione: Ittiofauna Stato: Ascension Island |
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Data: 15/09/1999
Emissione: Ittiofauna Stato: Algeria |
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